GLI ETRUSCHI NELLE TELE DI LAURA FERRETTI
Prof. Giovanni LOMBARDI critico d’arte e saggista
La
bella
e
significativa
mostra
itinerante
“
Profonde
radici:
gli
Etruschi
e
il
loro
mondo
”
di
Laura
Ferretti
sulla
vicenda
storica
e
culturale
della
civiltà
etrusca
si
caratterizza
per
due
meritori
percorsi
narrativi
e
artistici:
l’aver
saputo,
cioè, rintracciare nel grande libro storiografico gli
aspetti sollecitanti e anticipatori della lezione
etrusca.
L’armonia
fra
l’uomo
e
la
natura,
l’amore
per
gli
animali,
il
ruolo
paritario
e
non
marginale
della
donna,
la
creatività
estetica dei monili e dei
gioielli, la solarità festosa delle nozze, la
sacralità della morte.
L’insieme
di
questi
frammenti
ha
emozionato
Laura
che
li
ha
sentiti
vivi
tanto
da
sentire
il
bisogno
di
trasmettere
questa sua interiore
sensazione. Di offrire a chi guarda uno strumento
per riscoprire le profonde e antiche origini.
Il
secondo
percorso
è
di
taglio
stilistico:
la
Ferretti
ha
originalmente
inventato
il
mezzo
espressivo
mirato
ad
organizzare
i
contenuti,
a
renderli
vitali
e
coinvolgenti.
Di
qui
i
rapporti
aurei,
il
dinamismo,
la
spirale
come
espressione
dinamica
e,
al
tempo
stesso,
come
raccordo
temporale:
una
sorta
di
pergamena
del
passato
che
si
srotola davanti allo spettatore con la sigla di una
attualità che trova nell’espressione artistica la sua fonte sorgiva.
A
conclusione
di
questa
nota
critica
intendo
richiamare
il
filosofo
Schopenhauer
e
lo
scrittore
Oscar
Wilde
per
i
quali
l’arte
rappresenta
il
momento
sublimante
che
acquieta
il
tumulto
delle
passioni
e
il
senso
di
smarrimento
e
di
infelicità.
Tutto
questo
denota
che,
dal
modello
ellenico
a
quello
etrusco,
l’arte
è
giunta
fino
a
noi
come
messaggio
universale che Laura Ferretti ha ingentilito con un soffio di trascinante poesia.
VIDE0
Palazzo Nerucci - Casteldelpiano (Inauguraziione della esposizione «Radici profonde: gli Etruschi e il loro mondo»
(Presentazione del Prof. Giovanni Lombardi)