UN TUFFO NELL’ASTRATTO
… La pittura si mostrò davanti a me in tutta la sua fantasia e il suo incanto. (Vasilij Kandinskij)
Il Canto delle linee curve e dei colori complementari (premio Città di Tokio)
Sì un tuffo perché è un salto nel nulla da cui
possono, vogliono forse, nascere armonie di colori,
messaggi di gioia.
Un
nulla
fatto
di
colori
e
di
forme
che
non
richiamano
né
il
cielo
né
la
terra
ma,
quando
sono
lì
sulla
tela,
trasmettono
sensazioni indefinibili che permettono a chi li
guarda di ritrovarsi protagonista in essa.
A
dire
il
vero
i
miei
primi
quadri
sono
astratti:
Riflessi
(nella
foto),
Dal fondo
,
Vitalità
.
Poi
ho
trovato
nel
cielo,
nell'acqua,
nei
fiori,
nella
Maremma
tante
possibilità
di
esprimere
quello
che
avevo
dentro più di quello che vedevo fuori.
Gli
ultimi
quadri
Dominante
Viola
,
Verso
il
cielo
,
Il
Canto,
erano
ormai
astratti
sebbene
permanessero
cenni
di
realtà.
Poi
il
tuffo
definitivo
da
cui
sono
uscite
le
tele
Arcani
rosa
e
Quando
le
note
.
Altre
opere
sono
seguite,
opere
che
sono
un
tributo
a
Kandinsky
di
cui
ho
sempre
ammirato
il
desidero di riprodurre ciò che non c'è.
Riflessi
(prima opera a spatola)