Laura Ferretti
PAINTER
QUADRI COME PREGHIERE "L’icona il linguaggio della fede della Chiesa e mostra con i colori ciò che la Scrittura proclama con le parole”. Lia Galdiolo
Dipingere immagini sacre è molto impegnativo per me. Attraverso esse vorrei trasmettere un messaggio di speranza, di amore, di fede. Un messaggio mio, personale. Un messaggio legato alla spiritualità ed alla sensibilità religiosa maturata nella realtà postconciliare, ma anche a quella visione immutabile che trascende la storia. Ricerco un messaggio sintetico eppure semplice e chiaro. Vorrei che entrasse negli occhi e restasse nel cuore con una sensazione di pace e di serenità. Sono dipinti essenziali: non ci sono elementi meramente decorativi (né diademi, orpelli, ricchi manti), non ci sono richiami a problematiche contingenti dell’oggi e neppure persone. Sono raffigurati “solamente” Gesù, la Madonna, alcuni bambini-angeli nel cielo dell’Assunzione; ci sono allusioni a Dio Padre ed allo Spirito Santo. Ci sono molti fiori: essi rappresentano l’umanità. Amo gli effimeri fiori che allietano e profumano il mondo, amo gli effimeri uomini che vorrebbero essere eterni. La scelta dei soggetti è guidata soprattutto dal mio sentire. L’ Assunzione al Cielo della Vergine Maria, tuttavia, è stata anche un concludere il percorso all’interno del Santuario della Madonna della Carità. C’erano già l’Annunciazione, la Natività e la Crocifissione. Per me è stata una grande gioia dipingere il momento della celestiale felicità di Maria che sale al Cielo ove si riunirà al Figlio diletto. Gesù che accoglie la Madre e La Madre che sale al Figlio , sono lavori-studio di preparazione all’ Assunzione , una pala di altare che mi ha impegnato per mesi. Pensando alla Sacra Sindone nasce dalla intensissima e profonda emozione vissuta incontrandomi per la prima volta con quella impronta del volto di Gesù Cristo, emozione rimasta inespressa a lungo nel mio cuore. Subito dopo dipinsi La Natività a cui mi ha portato, andando a ritroso, proprio il pensare alla Sacra Sindone. L’intensità dei momenti che avevo raffigurato mi ha fatto riflettere su come la quotidianità spesso riduce la nostra fede ad una fiammella che talvolta riusciamo appena ad intravedere. Da questa riflessione è nata un’altra quotidianità. Quella di Nazareth. Circolarità di Amore . Immenso l’amore di Dio, mediocre il nostro amore di uomini. Eppure una donna ci ha mostrato il vero senso dell’amore nel corso di tutta la sua vita. Anche se era inimmaginabile, anche se sembrava così difficile che quasi non riusciamo a crederci. Per amore del Figlio accetta di amare, come figli suoi, gli uomini che, proprio in quel momento, erano giunti all’apice della malvagità, che avevano crocifisso il Suo Gesù. È “ Maria ai piedi della Croce ”. È solo dopo qualche anno che matura dentro di me la consapevolezza della grandiosità del primo di Maria, ancora fanciulla, a Nazareth. È un che permette a Dio Onnipotente di “realizzare” il Suo progetto di salvezza. Ne scaturisce la tela E il Verbo si fa Carne . Nel tempo seguiranno Il sorriso di Maria (dedicato alle apparizioni di Medjugorje) e XII Stazione – Morte di Gesù (EUTANASIA) ”, richiamo all’accettazione della sofferenza e dunque della volontà di Dio.
La Madre che sale al Figlio
Segue :